Weekend in tenda ad Otro

Ciao a tutti, sembra che l’estate sia davvero arrivata e noi ne abbiamo subito approfittato con un bel weekend in tenda in ad Otro.

Chi ci segue su Instagram ha già visto, ma per chi non ci segue o per chi vuole prendere spunto scriviamo qui qualche dettaglio in più del nostro weekend in tenda a Otro!

Prati di Otro fioriti
Fioritura dei prati di Otro

Otro, la sua storia

Otro è la frazione più alta di Alagna Valsesia, piccolo paese in provincia di Vercelli ai piedi di sua maestà il Monte Rosa; un tempo (1600) le persone vivevano a Otro da S.Giuseppe a Natale (marzo-dicembre), oggi sono rimaste diverse baite che però sono abitate solo nei weekend e principalmente in estate.

Una di queste baite è anche un rifugio, lo Zar Senni anche questo però, non è aperto tutto l’anno quindi se pensate di salire per un bel piatto di polenta, vi conviene telefonare qualche giorno prima.

Noi comunque abbiamo preferito essere autonomi e siamo saliti muniti di tenda, fornelletto a legna hobo di WTB outdoor e i mitici risottini Knorr che ci salvano sempre le cene nel verde.

Come raggiungere Otro da Alagna

Per raggiungere Otro, una volta arrivati ad Alagna, prendete una stradina di pietra che da dietro l’Unione Alagnese arriva ad una fontana. Qui riempite le borracce e proseguite fino ad incrociare la strada sterrata che porta alla frazione Fum Decco. A questo punto, troverete le indicazioni per il rifugio Zar Senni ed il segnavia CAI giallo e rosso n.3 che vi porterà proprio sul sagrato della chiesetta di Otro.

La salita prevede diversi gradoni che mettono a dura prova le ginocchia ma lungo tutto il sentiero sono dislocati diversi punti di sosta e, circa a metà strada, una fontana in legno e pietra. Dopo circa un’ora e mezza di cammino si raggiungono le prime baite.

Le frazioni di Otro

La frazione principale è Follu, si trovano infatti qui la chiesa dedicata alla Madonna della neve, la fontana e il rifugio.

Appena sopra Follu si trova la frazione Ciucche, che è anche la più soleggiata e, in estate è circondata da campi di patate e fiori rosa.

Affianco a Ciucche c’è quel che resta della frazione Feglierec, distrutta anni fa da un incendio.

Risalendo la valle, circondata da prati e riparata da una parete rocciosa, troviamo la frazione di Dorf che possiede anche un forno ed una fontana in pietra.

Se si continua a salire ancora per qualche minuto troviamo la frazione di Scarpia, anche questa con un forno che si attiva ancora per la tradizionale festa del pane a fine settembre.

Infine Weng, ultima frazione, la più nascosta e probabilmente anche la più abbandonata.

Noi abbiamo piazzato la tenda sopra la parete rocciosa di Dorf, in un punto un pochino nascosto, sia per restare lontano dalle luci delle frazioni e godere di una bellissima notte stellata, ma anche per non dare fastidio a nessuno. I prati vengono infatti ancora usati a pascolo e non è mai bene piantare una tenda in mezzo senza chiedere il permesso.

Come organizzarsi per un weekend in tenda.

Magari chi ci legge non è abituato a questo tipo di scampagnate ma è curioso di provare o di capire come passare due giorni lontano dai comfort riuscendo anche a rilassarsi, spendiamo quindi due righe per dirvi come ci siamo organizzati.

Beh intanto, pensate che lassù la moda non esiste quindi via libera a capelli raccolti e trucco inesistente.

Lasciate a casa tutto il superfluo, ogni cosa che decidete di portare con voi, peserà sulla vostra schiena.

Ricordatevi che di notte la temperatura scende e l’umidità aumenta quindi cercate il più possibile di avere più strati di vestiti tecnici.

L’igiene personale è affidata ad acque gelide di fontane e sorgenti quindi consigliamo sempre di portare dentifricio e sapone bio in modo da impattare il meno possibile sull’ambiente.

Infine, tagliate sul cibo ma non sull’acqua, non è il caso di Otro ,ma spesso l’acqua è un problema e va portata da casa in quantità sufficiente!

Ecco i contenuti dei nostri zaini

SimoMarghe
tendasacco a pelo
sacco a peloreflex (gli appassionati di fotografia saranno dalla mia parte)
abbigliamento (calzini, mutande, pantaloni lunghi, pile)abbigliamento (calzini,mutande, pantaloni lunghi, maglia termica, micropile, pile)
borraccia 1Lborraccia 0,5L
bottilgia di vino Colline Novaresi (superfluo al massimo ma volevamo godercela)Hobo stove
set da cucina Quechua + coltellinocibo (risottini liofilizzati Knorr, pane, marmellata, toma, due mele, cioccolato, caffè)
kit pronto soccorso (cerotti, disinfettante, garze, forbici,
coperta termica)
moka da due
coltello da bushcraftspazzolini, dentifricio, saponetta, mini-asciugamano

*Il giorno dopo siamo stati raggiunti da 4 amici che hanno portato carne a volontà da grigliare e abbiamo concluso il weekend nel migliore dei modi: in compagnia, tra chiacchiere e risate.

E niente, vi lasciamo qui un po’ di foto della nostra avventura, se avete domande curiosità o qualche consiglio da darci, scriveteci!

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