In Valle Maira esiste un posto che sembra uscito da un racconto di fate e folletti, esiste un lago che si chiama Lago Nero ma che nei giorni di sole si tinge di blu e fa da specchio ai larici e alle meravigliose cime attorno a lui.
Oggi vi suggeriamo un percorso ad anello, adatto a grandi e piccini, che vi porterà proprio ai piedi del Lago nero, un vero angolo di paradiso in Valle Maira.

Come arrivare
Risalendo la Valle Maira da Dronero, raggiungete l’abitato di Ponte Marmora. Qui proseguite per Canosio (ultimo abitato in cui farsi fare un panino) e seguite le indicazioni per Preit. Arrivati a Preit, parcheggiate la macchina nell’ampio parcheggio a bordo fiume e imboccate il sentiero.
Il percorso è un anello quindi dal parcheggio potete scegliere se imboccare il sentiero S39 che passa da Grange Culausa oppure il sentiero S40 diretto a Grange della Valletta . Noi vi consigliamo l’S40 che sale inizialmente su strada sterrata e poi prosegue per un sentiero tra pascoli e lariceti.
Per scendere invece consigliamo il sentiero S39 che vi permette di fare una piccola deviazione (segnalata da cartelli di legno) alla lapide degli alpini prima di scendere deciso fino a Grange Culausa. Da qui prosegue invece su sterrata fino al parcheggio.
La storia della lapide agli alpini
La lapide che incrociate con una piccola deviazione dal sentiero S39 ricorda un tragico evento che coinvolse una colonna di giovani alpini.
Nel 1937 un capitano piuttosto ambizioso ma decisamente inesperto, condusse la sua colonna di alpini in marcia, contro il parere della gente locale, verso la caserma dell’altopiano della Gardetta proprio dopo un’abbondante nevicata. Giunti sotto il passo del Preit i poveretti furono travolti da una violenta valanga e 23 componenti della colonna, tutti molto giovani, perirono sotto la neve pesante. I corpi furono recuperati solamente al disgelo e in quel punto sotto un tricolore svolazzante, sorge ora la lapide commemorativa.
Tempi di percorrenza e suggerimenti.
Al lago nero si arriva in un paio d’ore, il sentiero non è adatto a passeggini ma non essendo troppo ripido ed è facilmente percorribile da grandi e piccini.
Il ritorno tramite il sentiero S39 presenta una prima parte al sole e con qualche gradone, ma è breve. Se non ve la sentite potete sempre ripetere a ritroso il sentiero S40.
Ricordate di portare l’acqua perchè non ci sono fontane lungo tutto il percorso e, come sempre, riportate a valle i vostri rifiuti! Purtroppo, essendo un posto abbastanza frequentato, abbiamo visto qualche schifezza di troppo…
Infine, noi ci siamo stati a fine luglio ma probabilmente il periodo più scenografico è l’autunno, quando i larici iniziano a regalare le sfumature magiche alle loro chiome.
Se ti interessano altri trekking in Valle Maira ti consigliamo anche il Sentiero Frassati e l’anello della Croce Provenzale.
Ti è piaciuto l’articolo? Pinnalo
Sono molto attratta dal questo lago in prima battuta per il nome (magico!) e poi per la facilità del percorso. Cammino molto, ma ho problemi con le altezze. E’ un buon suggerimento per una gita autunnale.
Sì, questo è scenografico, semplice da raggiungere e non troppo alto da far venire il capogiro!