Due giorni tra i mosaici di Ravenna

Avevamo uno SmartBox da usare, prevedeva una sola notte in b&b e abbiamo deciso di sfruttarlo al meglio, in una città piccola ma davvero densa di storia.

In questo modo siamo finiti a Ravenna, capitale dell’Impero Rromano d’occidente e poco dopo, capitale dell’Impero Bizantino (Esacrato d’Italia), una città che è un vero gioiello, un mosaico unico, un enorme patrimonio dell’Unesco, conta infatti ben 8 siti patrimonio dell’umanità, seguiteci e li scopriremo insieme in un itinerario perfetto per un weekend!

Giorno 1

Poco fuori Ravenna, al centro dell’area archeologica dell’antica città di Classe, sorge la Basilica di S. Apollinare (in Classe), che noi abbiamo visitato per prima perché è l’unico sito raggiungibile in auto, mentre per il resto del weekend abbiamo camminato. L’edificio risale alla prima metà del VI secolo ed è una delle basiliche architettonicamente perfette di Ravenna, famosa sì per la sua architettura ma anche per i suoi mosaici e i sarcofagi marmorei disposti nelle navate laterali. Si scorge da lontano grazie al campanile che però risale al X secolo. All’interno, un’ampia navata centrale alla quale si allineano due file di colonne marmoree, conduce lo sguardo verso l’abside che ci fa restare con il naso all’insù per qualche minuto ad ammirare l’immenso mosaico rappresentate S. Apollinare, primo vescovo della città. Ingresso 5€ (ridotto studenti 2.50€).  Una volta arrivati a Ravenna lasciamo la macchina in un parcheggio e le valigie al Atmosfera B&B, un sorso d’acqua e ci spostiamo verso l’imponente Mausoleo di Teodorico. (Noi l’abbiamo raggiunto a piedi ma se volete ci arrivano anche due autobus). La storia vuole che Teodorico, re dei Goti, morto nel 526, volle costruirsi questo mausoleo cercando una pietra grandissima che ne costituisse la copertura e infatti, l’edificio è costruito in blocchi di calcare istriano chiuso da un enorme masso il cui diametro misura 11m e lo spessore 3m…riuscite a immaginare l’imponenza? L’interno è circolare e al centro conserva la vasca di porfido in cui fu sepolto Teodorico, il cui corpo fu però rimosso in epoca bizantina. Ingresso 4€ (ridotto studenti 2€)

Se guardate in alto vedete che la cupola è offesa da una crepa frutto di una curiosa leggenda: si narra che Teodorico fece costruire il mausoleo per sfuggire ad una predizione di morte a causa di un fulmine, ad ogni temporale Teodorico fuggiva nel suo mausoleo finché un giorno, un fulmine cadde sul mausoleo penetrando all’interno ed uccidendo Teodorico. Non sapremo mai se è frutto di fantasia o meno, sicuro la crepa vista dall’interno del mausoleo è abbastanza inquietante!

Nelle vicinanze si trova anche la Rocca Brancaleone, edificio ultimato nel 1470 e costituito da una rocca e una cittadella, al cui interno di trova un grazioso parco con ingresso gratuito. Noi abbiamo pranzato qui…se il meteo lo permette pranziamo sempre nei parchi delle città che visitiamo. Rientrando verso il nostro B&B ci siamo fermati a visitare il Palazzo di Teodorico che in realtà è quel che resta della chiesa di S. Salvatore. Al suo interno sono visibili mosaici derivanti dal vero palazzo di Teodorico.

Giorno 2

Dopo una bella colazione con torte fatte in casa e una piadina romagnola col crudo, siamo pronti per iniziare il nostro secondo giorno, in cui visiteremo tutto ciò che è compreso nel biglietto cumulativo di 9.50 euro, ovvero, S. Apollinare Nuovo, Battistero Neoniano, Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, museo e cappella arcivescovile. Iniziamo con la Basilica di S. Apollinare Nuovo al cui interno è possibile ammirare diversi mosaici, tra cui uno raffigurante il vero Palazzo di Teodorico.

Proseguiamo poi con una tappa non prevista ma l’ingresso gratuito ci ha piacevolmente attirati l’interno del Battistero degli Ariani eretto nel V secolo ma adattato ad oratorio cattolico un secolo più avanti. Lo segnaliamo per il mosaico conservato nella cupola, raffigurante il battesimo ariano di Cristo che, a differenza dei mosaici cattolici in cui Dio si manifesta da oriente (”luce da luce, Dio vero da Dio vero”), il Cristo ariano diventa divino solo nel momento del battesimo, ragione per cui il Cristo raffigurato in cupola è umano, giovane e nudo, immerso nell’acqua fino ai fianchi ma con inguine scoperto.

Passiamo poi un’ora all’interno della meravigliosa Basilica di San Vitale che resta uno dei monumenti più importanti dell’arte paleocristiana italiana, così grande e con così tanti mosaici dorati da lasciarci davvero a bocca aperta!

Sempre compreso nel biglietto abbiamo il Mausoleo di Galla Placidia, voluto proprio dalla sorella dell’imperatore Onorio, Galla Placidia, che, trasferitasi da Costantinopoli a Ravenna nel 423, diede il via alla costruzione di numerosi edifici religiosi tra cui anche la chiesa di S.Croce. Il mausoleo è ciò che resta di tre edifici costruiti attorno a questa chiesa, nella cupola (non visibile dall’esterno) è raffigurato un cielo stellato, riuscite a contare il numero esatto di stelle? Noi non ci siamo riusciti ma sappiamo che sono ben 570.

Ci siamo tenuti il Battistero Neoniano o Battistero degli Ortodossi, edificio più antico di Ravenna, per ultimo perché abbiamo avuto la fortuna di poter prendere parte ad una visita guidata gratuita ed è stato davvero bellissimo essere guidati nella lettura dei mosaici presenti. Se vi capita, non perdete questa occasione, i mosaici sono bellissimi ma quando si riesce a capirne il significato più profondo, sembra davvero di fare un viaggio con la macchina del tempo!

Ah, ultimissima cosa, la tomba di Dante, rispetto agli altri monumenti visitati questa non è degna di grandi commenti ma non vorrete mica evitare di portare un saluto a colui che, molto probabilmente vi ha fatto tribolare e allo stesso tempo vi ha affascinato per almeno due anni di scuola?!?

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